mercoledì 15 luglio 2015

Emozioni a non finire: "Colpa delle Stelle"


"Alcuni infiniti sono più grandi di altri infiniti ". Con questa frase della protagonista apriamo la nostra recensione del film di Josh Boone, Colpa delle Stelle. Il film è uscito nelle sale cinematografiche nel 2014 e ha riscosso subito un grande successo sia tra i ragazzi che tra gli “over”, ma dobbiamo ricordare che il film è tratto dal romanzo “The Fault in Our Stars” di John Green. Prima abbiamo citato una delle forti frasi che il film offre, detta dalla protagonista della pellicola: Hazel Grace Lancaster (interpretata impeccabilmente da Shailene Woodley). Hazel è una ragazza di sedici anni affetta ormai da anni da un cancro incurabile, ma tenuto sotto controllo dai medici grazie ad un nuovo farmaco. Per via del cancro Hazel è costretta ad indossare un respiratore collegato ad una bombola di ossigeno che si trasporta ovunque. Non volendo una vita sociale per paura di ferire gli altri Hazel passa la maggior parte del tempo in camera sua, fino a quando sua madre (contro la sua volontà) la iscrive ad un gruppo di supporto. Qui incontra Augustus Waters ( Ansel Elgort), ragazzo precedentemente affetto da cancro, ma che all'apparenza sembra aver sconfitto. I due dialogano e lui da ragazzo modesto la invita a vedere un film a casa sua, richiesta che Hazel non si lascia scampare, incuriosita dalle parole del ragazzo , il quale vive la propria vita come una metafora. A casa di “Gus” (soprannome che le da lei), i due ragazzi trovano la passione in comune sul libro un’imperiale afflizione, il libro inciderà molto nella loro vita. Da questo momento del film abbiamo un crescendo di emozioni e sentimenti tra i due ragazzi, ma senza forzare mai, un po’ per colpa dei tremendi pensieri depressivi di Hazel, che si limita nell'esprimere sentimenti verso Gus, poiché nel caso che il cancro peggiori crede che provocherebbe forti dolori al ragazzo e alle persone legate a lei, ed un po’ dal regista, che non vuole che il film si svolga in fretta e raccoglie ogni singolo dettaglio per farne capire la piena storia al pubblico . Il film e la storia tra i due prende il sopravvento quando decidono di partire per Amsterdam per incontrare l’autore del libro che così tanto li accomuna. Sorprese , sconvolgimenti e forti emozioni prenderanno il sopravvento da qui in poi. Il film per 125 minuti ha la capacità di far concentrare, EMOZIONARE e sorprendere il pubblico , grazie alla forza di volontà dei due ragazzi, nella loro voglia di non perire per via di questo male e nel loro grande credere in un amore quasi impossibile rende incollati alla poltrona grandi e piccini. Il finale, bhè, vi dico soltanto che è stato in grande di far emozionare un intero cinema. Ci lasciamo con un’ultima frase : 'Non possiamo scegliere le nostre ferite, ma possiamo scegliere chi ci ferirà." Buona visione!

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